UILDM Monza propone esperienze virtuali che portano beneficio nella vita reale.
Un viaggio interiore toccante e profondo, alla scoperta di sé e delle proprie emozioni, è stato vissuto da diciotto ragazzi soci della UILDM di Monza attraverso il progetto sperimentale “Andare oltre”. Sostenuto anche dalla Fondazione MB (Monza e Brianza Onlus), questo straordinario percorso ha utilizzato la potenza della realtà virtuale e della rielaborazione terapeutica del vissuto digitale per lavorare sull’autostima delle persone con disabilità, regalando loro un senso di benessere e realizzazione personale.
Il progetto ha visto la luce nei passati mesi ed è stato riproposto durante le Manifestazioni Nazionali UILDM 2023 a Lignano Sabbiadoro il 19 maggio u.s., proponendo prove di realtà virtuale per le persone presenti durante l’incontro.
Il laboratorio sulla Realtà Virtuale (RV) tenuto durante le Manifestazioni Nazionali promosse dall’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare è stato finalizzato, da un lato, a presentare l’uso della RV in ambito psicologico e i progetti innovativi condotti dalla sezione UILDM di Monza e, dall’altro, a lasciar sperimentare ad alcuni dei presenti questo strumento, ormai utilizzato in diversi settori e sempre più in evoluzione.
A Monza tutto è nato sul finire della pandemia, nel 2021, quando le maglie del Covid ci hanno permesso di riprendere le consulenze in famiglia dal “vivo”…. Il progetto, sostenuto da Fondazione della Comunità di Monza e Brianza e da Media Reha, ha acconsentito a 19 soci con disabilità, di fare un viaggio interiore alla scoperta di sé e delle proprie emozioni; una rielaborazione terapeutica del vissuto digitale per lavorare sull’autostima aumentando non solo il loro senso di benessere ma anche le loro capacità reattive alle criticità.
La realtà virtuale immersiva ha permesso alle persone coinvolte – la cui patologia impedisce qualsiasi possibilità di movimento in autonomia, di sperimentare situazioni ad alto livello di coinvolgimento. Così, agli aspetti più ludici legati all’utilizzo del visore per la realtà aumentata, abbiamo affiancato un lavoro finalizzato a far emergere, a portare in superficie, emozioni e contenuti che altrimenti farebbero fatica a venire a galla. La valutazione finale è stata più che positiva: da qui la decisione di “amplificare” e far conoscere anche agli altri soci questo lavoro/opportunità presentando il laboratorio all’interno delle Manifestazioni Nazionali.
Durante il laboratorio, tutti i presenti hanno potuto vivere un’esperienza immersiva metaforica indossando un visore di realtà virtuale mentre alcuni partecipanti hanno potuto partecipare dal video del computer lo stesso evento; la dr.ssa Emma Caruso, psicoterapeuta della sezione di Monza, nelle fasi iniziali dell’incontro ha dato alcuni elementi informativi sugli strumenti e sulla sua esperienza di terapeuta; dopo l’esperienza immersiva della realtà virtuale, con un programma dedicato al mare, tutti insieme, hanno potuto dedicarsi al riconoscimento delle emozioni provate mentre si trovavano/guardavano quell’esperienza e alla loro trasformazione, grazie all’uso di tecniche immaginative. Valutando le conclusioni del primo progetto, “Una metafora per persone con distrofia muscolare” condotto nel corso della pandemia da COVID-19 (giugno 2021-marzo 2022) le diverse esperienze virtuali utilizzate e realizzate dall’hub multidisciplinare per l’innovazione delle pratiche psicologiche “Become”, possiamo affermare che tale esperienza ha permesso, da un lato, di ampliare ed esplorare – per un breve tempo – l’ambiente circostante e, dall’altro, di poter parlare dei vissuti e delle emozioni elicitate, andando così ad apportare un miglioramento della qualità di vita delle persone coinvolte.
Il riscontro positivo ottenuto ha portato allo sviluppo di una nuova proposta di lavoro, avviata ad aprile 2023 e tuttora in corso: “In viaggio… dentro e fuori di noi”. Sono previste gite, visite a musei, partecipazione ad eventi e laboratori di gruppo con l’uso della RV: l’integrazione della realtà virtuale a quella effettiva, reale, incoraggia un pensiero esplorativo e la ricerca di schemi mentali alternativi a quelli abitualmente utilizzati, mentre il poter parlare in gruppo delle proprie esperienze potenzia il beneficio dell’intervento in quanto ogni partecipante diventa risorsa, in quanto ‘fonte’ di strategie alternative e ‘specchio’ per gli altri.
Così, essere protagonisti e immaginare di dover “risolvere” situazioni drammatiche (scelte e proposte dalla terapeuta), ricorda loro su quali e quante risorse potrebbero contare.
Ci auguriamo che “altre” Uildm e “altri” tra noi seguano questo percorso… così che il VIAGGIO sia davvero un’avventura fuori e dentro per scoprire un mondo fuori di noi e il nostro mondo interiore.